Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è costituito dai sacerdoti e da un gruppo di persone elette dalla Comunità parrocchiale: non ha potere decisionale, che è riservato al Parroco, ma ha lo scopo di “analizzare approfonditamente la situazione della parrocchia ed elaborare alcune linee per il cammino pastorale della stessa, in sintonia con la pastorale della Diocesi”.
I nostri spunti di discussione spesso nascono anche dai documenti che il Vescovo scrive per le varie Comunità ed è compito del C.P.P. sintetizzare il contenuto di queste lettere e proporlo ai fedeli sottoforma di articoli sul bollettino, di preghiere da leggere durante le celebrazioni liturgiche o di catechesi da organizzare per i “tempi forti” della Chiesa.
Partecipare al C.P.P. è molto arricchente perché permette di incontrare persone di età diverse e che ricoprono ruoli diversi nella parrocchia: insieme si discute di temi religiosi importanti, in un clima di ascolto reciproco e nella predisposizione ad accogliere l’esperienza di tutti, ma nel contempo ci si confronta sulla più concreta realtà parrocchiale, avanzando proposte o confermando iniziative già in atto, tenendo sempre come unico e condiviso scopo quello di creare un’identità di parrocchia in cui tutti possano sentirsi accolti come parte fondamentale della comunità.
Nonostante gli incontri siano solo 4 all’anno, e quindi non comportino un impegno eccessivo per i consiglieri, la responsabilità dei vari membri è piuttosto importante perché ognuno di noi è stato scelto dai fedeli per rappresentare soprattutto una zona o un gruppo parrocchiale preciso e per collaborare con i sacerdoti nell’organizzazione di attività diverse. L’esperienza di questi anni ( e, per qualcuno, anche di anni precedenti!) ci ha insegnato che nessuno è in grado di realizzare tutto e subito, ma che, invece, è fondamentale confrontarsi con pazienza e ponderatezza, valutando insieme i diversi aspetti di una proposta prima di poterla eventualmente rendere concreta.
Inoltre ai consiglieri vengono richiesti dallo Statuto Diocesano 6 requisiti ideali che comportano una notevole serietà nel portare avanti questo ruolo:
1. Avere un appropriato senso della Chiesa, poiché il C.P.P. è un organismo che esprime la comunione e la corresponsabilità della Chiesa locale nella vita di fede e di carità;
2. Disponibilità al servizio;
3. Volontà di collaborazione, comunione e dialogo;
4. Attitudine alla pazienza, perché i problemi pastorali si risolvono con lenta maturazione e con volontà di crescere insieme;
5. Apertura ecclesiale missionaria, poiché i consiglieri devono avere come obiettivo il bene di tutta la comunità parrocchiale e non solo di un piccolo gruppo;
6. Saggezza e capacità di consigliare.
Attualmente il nuovo parroco ha confermato il C.P.P. eletto nel novembre 2010, che si trova così composto dai sacerdoti (don Claudio, don Pierino, padre Sandro e diacono Mario ) e dai laici: Pelizzari S., Lonati Rosini M.T., Terlizzi S., Zemello M., Muratori M. (anche ministrante e catechista del post-cresima), Peroni A., Gasparetto D. (segretaria del C.P.P.), Ambrosetti C, Bazzani C. (Membro del CPAE e gruppo eventi), Cartapani P., Citelli C., Defendi C., Di Rosa P. (catechista iniziazione cristiana), Giacomazzi S., Lanfranchi B., Percesepe P., Tessarin S. (catechisa adolescenti)
Sinceramente non sappiamo se abbiamo tutti quei requisiti così importanti citati sopra, ma sicuramente siamo aperti ad accogliere le necessità dei parrocchiani e a portare avanti il nostro compito di collaborazione con entusiasmo e voglia di far crescere al meglio la nostra Comunità parrocchiale: contiamo sulla comprensione e sul sostegno di tutti voi!
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